San Basilio Calling

Obiettivi:

contrastare ogni forma di discriminazione tra studenti favorendo l’interazione e l’interculturalità nella scuola, in quanto prima frontiera di accoglienza e incontro multiculturale.

Roma – febbraio – maggio 2019 Istituto Comprensivo Via Belforte del Chienti – “F. Fellini” Progetto: “San Basilio Calling” (con Circolo Gianni Bosio, Chroma) Bando: Otto per mille valdese Laboratorio: “San Basilio Calling” Durata: 24 ore Destinatari: studenti delle classi I A, B e D (secondarie inferiori)

 

Progetto DIMMI

Ariccia – novembre 2018 – marzo 2019 Liceo Classico Statale “James Joyce Progetto: DIMMI (link) Laboratorio: “Oltre i muri. Autonarrazioni da dentro e da fuori” – Progetto DIMMI Durata: 16 ore Destinatari: studenti della classe II LC e III LB.

 

Obiettivi specifici:

• Contribuire alla diffusione di buone pratiche di educazione interculturale attraverso il coinvolgimento diretto di migranti di prima e seconda generazione e il ricorso a forme di autonarrazione.
• Elaborare assieme agli studenti percorsi di riflessione condivisi sulle tematiche sollevate nel corso degli incontri. • Favorire con il supporto della multimedialità, della didattica ludica e dei social network l’acquisizione di informazioni più consapevoli a partire dai dati reali e dal confronto diretto e personale con le storie e i protagonisti di percorsi migratori.
• Condividere e analizzare l’importanza del racconto autobiografico e di storie di vita nella società contemporanea come strumenti per la conoscenza di sé e lo sviluppo delle capacità empatiche dell’individuo.
• Favorire l’acquisizione di strumenti (cognitivi e operativi) per la lettura critica delle rappresentazioni di sé e dell’altro, delle immagini, degli stereotipi, dei pregiudizi sedimentati nel proprio immaginario o sollecitati dalle rappresentazioni mediatiche.

 

Metodologia e strumenti

La metodologia di AMM si fonda sull’incontro faccia a faccia tra persone che hanno qualcosa di diverso da raccontare e da ascoltare. Studenti italiani figli di italiani, figli di stranieri, migranti arrivati da poco, migranti che vivono in questo paese da decenni e che si incontrano in classe, incrociano i loro sguardi e le loro storie. Il progetto pone al centro della sua azione l’importanza della proliferazione di punti di vista molteplici. Enfatizza il metodo partecipativo e la condivisione nel racconto delle storie di vita, nella loro produzione, i punti di vista da cui sono raccontate, la loro circolazione. Le attività di formazione e laboratoriali saranno stimolate dalla fruizione dei materiali raccolti e elaborati dall’Archivio, e comprenderanno testi scritti, presentazioni orali, role plays e drammatizzazioni, cerchi narrativi, mappe mentali, storytelling, ecc. Particolare rilievo verrà dato al kit didattico Va’ Pensiero. Storie ambulanti: Percorsi di antirazzismo in classe realizzato da AMM con Giunti Scuola. Altri materiali didattici proposti dal progetto alle scuole sono, ad esempio: a) Benvenuti in Italia, un film a episodi realizzato da 5 giovani rifugiati in diverse città italiane; b) To whom it may concern, un cortometraggio realizzato a Lampedusa dal giornalista somalo Zakaria Mohamed Ali; c) Grooving Lampedusa, prodotto multimedia di Mario Badagliacca. d) La storymap Ritorno a Lampedusa di Mahamed Aman. Le molteplici competenze che l’Archivio è in grado di attivare rendono possibile un’estrema flessibilità nella realizzazione degli interventi in classe. A seguito di un contatto da parte delle scuole o dei singoli docenti, è previsto sempre un incontro con gli operatori AMM per definire necessità specifiche, modalità e tempi di svolgimento dei laboratori. È possibile prevedere percorsi laboratoriali extra-curriculari o incontri che si inseriscano all’interno di una programmazione didattica già stabilita.

 

Materiali:

– DiMMi di storie migranti. Materiali e spunti didattici. Il testo presenta una serie di proposte didattiche a partire dai racconti raccolti nell’ambito del progetto DiMMi. Richiedete qui il pdf.
 
– Il nostro diario di bordo. Dall’ottobre 2016 Il gruppo scuola di AMM curerà un blog bimestrale sulla rivista SESAMO di GIUNTI Scuola. Sarà un modo per rielaborare e raccontare le esperienze in classe, mettendo a confronto le nostre metodologie. Seguiteci qui.
 
Roma – febbraio – maggio 2019, Istituto Comprensivo Via Belforte del Chienti – “F. Fellini” Progetto: “San Basilio Calling” (con Circolo Gianni Bosio, Chroma). Bando: Otto per mille valdese Laboratorio: “San Basilio Calling” Durata: 24 ore Destinatari: studenti delle classi I A, B e D (secondarie inferiori)
 

 

Per informazioni sui progetti di AMM nelle scuole

scrivete a: segreteria@archiviomemoriemigranti.net

Sei del mondo

Camilla Ruggiero
Ostia – 2007 – 52′

Film completo

Scheda film

Regia, Soggetto, Sceneggiatura: Camilla Ruggiero;
Con: Billy Bilolo, Nosa Otubu, Stawek Papiez, Boyan Kabov, Looknath Chowdhuiry, Anna Vitus, Marc Krito Kandoker, Badal Hossain, Eric Rocha, Francesco Palima;
Fotografia: Gianluca Mazza;
Suono: Fabio Russo, Andrea Viali;
Montaggio: Eros Achiardi;
Musica: Billy Bilolo, Marco Lentini, Stawek Papiez, Euthopia;
Produzione: Il Labirinto;
Formato: Betacam

Sinossi

Attraverso i racconti di alcuni studenti stranieri, dal Congo alla Romania, dal Bangladesh a Capoverde, ci avviciniamo alle loro diverse realtà di integrazione e ai loro piccoli e grandi conflitti. Sono ragazzi “del mondo”, in Italia da pochi anni o da una vita, in bilico fra la conquista di una nuova identità e il doloroso oblio delle proprie radici.

Dalle note di regia: «Un paio di anni fa ci stavamo occupando di rifugiati politici quando una operatrice di un ente di assistenza ci fece notare che il vero problema sociale del futuro sarebbe stato quello dell’integrazione delle ‘seconde generazioni’ di immigrati. Il nostro paese ha dovuto affrontare nel giro di pochi decenni il passaggio da terra di emigranti a meta di immigrazione, fronteggiando i problemi dell’accoglienza che altri paesi del mondo occidentale avevano già affrontato in passato. Nei prossimi anni la nascita della seconda generazione segnerà sempre più il passaggio da immigrazioni temporanee a insediamenti durevoli che cambieranno i meccanismi di accettazione da parte della società ricevente e i rapporti con le istituzioni sociali. Allora non avevamo gli strumenti per capire la grande portata della questione, ma ci siamo appassionati e abbiamo voluto approfondirla con il nostro film. La scarsità di materiale (studi, saggi, articoli, ecc) che abbiamo incontrato per documentarci ci ha convinti dell’urgenza di trattare la questione e di portare l’attenzione su un problema che riteniamo fondamentale».