L’Archivio delle memorie migranti raccoglie e diffonde racconti di sé e testimonianze scritte e orali sulle migrazioni. Realizza documentari audio e video, laboratori di autonarrazione e di antirazzismo nelle scuole, anche attraverso la partecipazione attiva di migranti.
L’AMM basa le proprie attività sull’adozione di metodi partecipativi che favoriscano il riconoscimento e la valorizzazione di una pluralità di forme espressive. Autori, ricercatori, registi, operatori di terreno e volontari si impegnano a dar vita a un nuovo modo di comunicare, partecipato e interattivo, che lasci traccia dei processi migratori in corso e allo stesso tempo permetta l’inserimento di memorie “altre” nel patrimonio collettivo della società italiana.
Presupposto fondamentale del nostro approccio è la cura del contesto di ascolto e la qualità della relazione tra chi narra e chi ascolta, fino ad arrivare, grazie a forme “circolari” e incrociate di racconto, alla mutualità di questi due ruoli. L’ascolto è preceduto dalla individuazione di uno spazio comune, una condivisione di piani di discorso e idealità, un lavorare non solo tra, ma anche e soprattutto con i migranti, affinché loro stessi – attraverso l’autonarrazione – possano diventare protagonisti delle loro storie e siano in grado di padroneggiare gli strumenti per l’espressione di sé.
Per approfondire:
Storia di AMM | Lo statuto | Collaborazioni