DiMMi International – ITHACA

Diari Multimediali Migranti è un concorso nazionale basato su storie di vita migranti, nato nel 2012 con l’obiettivo di incidere sull’opinione pubblica e svolgere un’attività di comunicazione d’impatto attorno al tema della pace e del dialogo interculturale. Negli anni, DIMMI ha raccolto 630 narrazioni di migrazioni in forma scritta, orale e video, conservate e disponibili presso l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano.
Dal 2023, al fine di aprirsi a nuove lingue e paesi, l’iniziativa si allarga anche ad altri contesti mediterranei con un secondo concorso, DiMMi International – ITHACA Diary Contest, prima edizione, sviluppato con il progetto europeo di ricerca ITHACA – Interconnecting Histories and Archives for Migrant Agency: Entangled Narratives Across Europe and the Mediterranean Region (www.ithacahorizon.eu), finanziato dalla Commissione europea all’interno del programma Horizon 2020.
Risultato inestimabile dei due contest è la tutela di un patrimonio culturale plurale che rischia altrimenti di andare perduto; contribuisce inoltre a contrastare gli stereotipi attorno al tema delle migrazioni e dei/lle migranti e i discorsi d’odio che caratterizzano il dibattito attuale. Nelle edizioni precedenti, hanno partecipato con i loro racconti persone con esperienze di migrazioni che vivono o sono vissute per un periodo in Italia.

Chi può partecipare?

Chiunque abbia una storia personale o famigliare di migrazione, che viva nell’area mediterranea e che desideri condividere la propria esperienza.

Come?

I/le candidati/e possono condividere i loro racconti autobiografici sia in forma scritta che in forma audio, video o attraverso altre modalità visive, come fotografie e disegni. Le storie possono essere scritte in arabo, francese, greco, inglese, italiano; è possibile inviarle anche in altre lingue, allegando una traduzione in inglese in quel caso.
La scadenza per inviare i contributi agli indirizzi di posta elettronica indicati in basso è fissata al 31 marzo 2025. Insieme all’invio della storia, in qualsiasi sua forma, è gentilmente richiesta la compilazione di questa scheda, da allegare alle stesse mail una volta compilata.
È fondamentale che i contributi inviati riflettano un’esperienza personale o familiare e la raccontino attraverso gli occhi delle persone migranti. Il punto di vista riportato deve avere come obiettivo di contrastare gli stereotipi ricorrenti nella narrazione dei fenomeni migratori. Il processo di selezione si baserà sulla capacità delle storie di rendere questo punto di vista e la diversità delle esperienze. Le storie selezionate saranno presentate al pubblico del Premio Pieve Saverio Tutino 2025.

We are the migrants: presentazione di DiMMi ITHACA Diary Contest. 

 

Per ulteriori informazioni:

→Monica Massari      monica.massari@unimi.it
→Paule Roberta Yao  p.yao@archiviomemoriemigranti.net
→Federica Manzoli    federica.manzoli@unimore.it
→Maria Chiara Rioli   mariachiara.rioli@unimore.it

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PREMIO PAOLA MONZINI

Paola Monzini è stata una ricercatrice brillante e appassionata, che ha scelto di dedicarsi allo studio e alla comprensione di fenomeni complessi e scomodi, e l’ha fatto con grande rigore e al tempo stesso con profonda umanità e partecipazione. È purtroppo scomparsa prematuramente, ma il suo esempio, la sua passione e il suo modo di intendere la ricerca hanno continuato a ispirare le persone che l’hanno conosciuta.

Da questa ispirazione nasce nel 2022 il Premio in memoria di Paola Monzini, istituito grazie alla volontà di chi a Paola ha voluto bene e con lei ha lavorato, con l’obiettivo di trasmettere la sua passione e il suo rigore ad altri giovani ricercatori e ricercatrici nel campo delle scienze umane, storiche, politiche e sociali.

A questo link un video che racconta Paola Monzini, le sue ricerche e il premio in sua memoria.

 

Il premio prevede ogni anno l’assegnazione di due contributi in denaro per una tesi di Laurea Magistrale e per una tesi di Dottorato che approfondiscano temi quali il fenomeno della tratta degli esseri umani, il sex work e altre forme di sfruttamento dei migranti nell’economia lecita e illecita, le forme di violenza e di negazione dei diritti nei confronti delle donne migranti e rifugiate, le migrazioni forzate e i viaggi dei migranti attraverso il Mediterraneo.

In particolare saranno apprezzati studi e ricerche nel campo delle scienze umane, storiche, politiche e sociali che siano rivolti allo studio dei fenomeni migratori e delle politiche in materia di mobilità e cittadinanza da una prospettiva che privilegi in particolare gli studi di genere e l’approccio intersezionale attraverso l’utilizzo di metodi di ricerca di natura qualitativa – quali ad esempio l’approccio narrativo, l’analisi biografica, l’attenzione alle storie individuali dei protagonisti e protagoniste dei fenomeni investigati – o con l’ausilio di strumenti audio-visuali.

È prevista l’assegnazione di due premi in denaro così ripartiti:

  • 1.000 Euro per la migliore tesi di Laurea Magistrale discussa in una università italiana o straniera negli ultimi 5 anni (a partire dall’anno accademico 2018-2019);
  • 2.000 Euro per la migliore tesi di Dottorato (PhD) discussa in una università italiana o straniera negli ultimi 5 anni (a partire dall’anno accademico 2018-2019)

I fondi volti al finanziamento dei premi saranno raccolti attraverso una campagna di crowdfunding.

Modalità di partecipazione

I/le partecipanti dovranno far pervenire l’elaborato entro l’ 1 settembre 2023 in formato PDF tramite e-mail all’indirizzo premiopaolamonzini@gmail.com specificando che l’opera concorre al “Premio Paola Monzini”. Il lavoro controfirmato con nome e cognome dell’autore/autrice dovrà essere accompagnato da una documentazione in cui saranno riportate le seguenti informazioni:

  • Identificazione dell’autore/autrice (nome e cognome, recapiti telefonici, e-mail)
  • Domicilio e numero di Carta di Identità o passaporto o altro documento ufficiale di identificazione
  • Dichiarazione del carattere originale dell’opera che si presenta, che essa non sia copia o modificazione totale o parziale di altra opera propria o altrui e che non abbia già concorso a precedenti edizioni del Premio dedicato a Paola Monzini
  • Dichiarazione della piena titolarità dei diritti dell’opera da parte dell’autore/autrice
  • Dichiarazione di accettazione da parte dell’autore/autrice di tutte le condizioni stabilite dal Premio Paola Monzini

Il Comitato scientifico incaricato di valutare le opere e assegnare i premi, nella veste della sua Coordinatrice, terrà informati/e i/le partecipanti via e-mail e attraverso gli aggiornamenti che saranno pubblicati sulla pagina web dedicata a Paola Monzini paolamonzini.tumblr.com, il sito web e i canali social dell’associazione AMM – Archivio delle memorie migranti e gli altri canali informativi delle associazioni ed enti che sostengono il presente premio e che saranno comunicati per tempo a tutti/e i/le partecipanti.

La presentazione dell’opera di per sé garantisce l’impegno da parte del suo autore/autrice a non ritirarla dal concorso. Il conferimento del Premio sarà deliberato dal Comitato scientifico.

La proclamazione dei/delle vincitori/trici e la consegna dei premi avverrà durante una cerimonia pubblica che si terrà entro il 30 novembre 2023.

Comitato scientifico Premio Paola Monzini:

Monica Massari (Università di Milano), Coordinatrice,
Paula Adam (Agència de Qualitat i Avaluació Sanitàries de Catalunya),
Teresa Albano (OSCE),
Luca Ciabarri (Escapes-Università di Milano),
Rino Coluccello (Coventry University),
Nando dalla Chiesa (Università di Milano),
Gianluca Gatta (AMM – Archivio delle memorie migranti),
Ombretta Ingrasci (Università di Milano),
Giovanni Melillo (Direzione Nazionale Antimafia e Anti-terrorismo-DNAA),
Petra Mezzetti (Fondazione Empatia Milano-FEM),
Letizia Paoli (University of Leuven),
Ferruccio Pastore (Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione-FIERI),
Vincenzo Ruggiero (Middlesex University),
Emilio Santoro (Università di Firenze),
Giulio Sapelli (Università di Milano),
Rocco Sciarrone (Università di Torino),
Cristina Talens (University of Hull).

 

ITHACA horizon

 

Il Progetto Horizon 2020 – ITHACA. Interconnecting Histories and Archives for Migrant Agency: Entangled Narratives Across Europe and the Mediterranean Region si pone l’obiettivo di analizzare storie di migranti del passato e del presente, a partire dal XV secolo a oggi, e di elaborare una cornice storica rigorosa a partire da queste. Il cuore del progetto si basa sulla creazione di una Piattaforma ITHACA, che consentirà la digitalizzazione di tutte le narrazioni, documenti e archivi raccolti dai partner e creerà uno spazio di raccolta e disseminazione delle storie migranti. Le narrazioni “passate” si baseranno su migrazioni per motivi religiosi, crisi umanitarie, ragioni politiche, processi di decolonizzazione, cause ambientali e climatiche. Le narrazioni “presenti” esploreranno le migrazioni cosiddette “irregolari” in Europa e i contesti socio-economici di origine. Le ricerche di ITHACA mirano a contribuire alla definizione e sviluppo di concrete azioni nel campo delle migrazioni, che siano capaci di superare una logica emergenziale e diano fondamento alle scelte di operatori e policy maker. Il progetto si svolgerà da gennaio 2021 a marzo 2025.

La filosofia di fondo

Attraverso la ricerca e le attività partecipative, artistiche e formative, il progetto ITHACA approfondisce le varie forme di narrazione delle migrazioni, considerando le persone migranti come agenti di cambiamento sociale, rintracciando i motivi, le trasformazioni e gli effetti delle narrazioni delle migrazioni e mettendone in luce le espressioni silenziate. Queste azioni mirano a incrementare la consapevolezza, a informare il dibattito pubblico, e a disseminare raccomandazioni ponderate per le politiche, presenti e future, di soccorso, emancipazione, inclusione e partecipazione.

I partner coinvolti

Il progetto ITHACA è condotto da un gruppo di 12 partner, tra istituzioni universitarie, organizzazioni non governative, associazioni:

– Università di Modena e Reggio Emilia (coordinatore) (Italia);

– Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne (Francia);

– United Nation High Commissioner for Refugees (Svizzera);

– Universiteit Leiden (Paesi Bassi);

– Ethniko Kapodistriako Panepistimio Athinon (Grecia);

– Centre National de la Recherche Scientifique CNSR (Francia);

– Università di Milano (Italia);

– Institute of Entrepreneurship Development (Grecia);

– Archivio delle Memorie Migranti (Italia);

– Association ARCS Tunisie (Tunisia);

– Institute of Geography named H A  Aliyev National Academy of Science of Azerbaijan (Azerbaigian);

– Université Al Akhawayn D’Ifrane (Marocco).

Il ruolo di AMM nel progetto

L’Archivio delle memorie migranti ha il compito di coordinare l’insieme di attività relative alla raccolta di narrazioni delle migrazioni nel presente, con una particolare attenzione alla creazione di contesti di ascolto e all’adozione di metodi partecipativi nella realizzazione e condivisione di autonarrazioni in diversi paesi coinvolti: Italia, Marocco, Tunisia, Camerun, Senegal, Giordania, Paesi Bassi.
Oltre a questo compito di coordinamento, AMM sarà direttamente impegnata in attività laboratoriali di ricerca in Italia e Tunisia (in collaborazione con Arcs Tunisie).
Infine, AMM avrà il compito di coordinare l’organizzazione del premio diaristico ITHACA, in collaborazione con l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano (progetto DiMMi).

Questo progetto ha ricevuto un finanziamento dal programma di Ricerca e Innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea, sotto l’accordo di sovvenzione n° 101004539.

Premio Gianandrea Mutti 2024

Associazione Amici di Giana, Fondazione Cineteca di Bologna, Archivio delle Memorie Migranti (AMM) e Fondazione Pianoterra onlus indicono la 16ª edizione del Premio Gianandrea Mutti, dedicato a registi di origine migrante stranieri e italiani.

Perché sostenere il cinema dei registi migranti?
Dobbiamo pensare alla capacità di lettura “stereofonica” del cinema di questi autori,
che con i loro occhi doppi (provengono da una cultura e muovono verso un’altra)
sanno vedere e filtrare la realtà in modo del tutto nuovo:
pensiamo a quale aiuto potranno dare a un cinema italiano oggi in crisi.

Gian Luca Farinelli
Direttore della Cineteca di Bologna

Scarica il bando Premio Gianandrea Mutti

Il bando

Il premio è rivolto ad autori originari dell’Asia, Africa, Europa orientale, Balcani, Medio Oriente, Centro e Sud America e residenti nel territorio italiano da almeno 12 mesi.
Il concorso selezionerà un progetto filmico presentato da un autore straniero o italiano di origine migrante a cui verrà attribuito un premio di 18.000 (diciottomila) euro destinato alla sua effettiva realizzazione entro e non oltre il 31 dicembre 2025.

Per un filmaker di origine migrante trovare dei fondi in Italia per finanziare le proprie opere è un’impresa quasi impossibile. Mancano politiche culturali volte a incoraggiarne le produzioni (come accade per esempio nel Regno Unito con l’Arts Council), investimenti diretti dei canali televisivi (come quelli di Channel 4, Arte e ZDF), e, con qualche eccezione, è quasi inesistente il sostegno delle fondazioni pubbliche e private ai registi migranti.

Il Premio Gianandrea Mutti fu creato nel 2008 da Officina Cinema Sud-Est, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, per iniziare a colmare questo vuoto, con il duplice obiettivo di promuovere linguaggi e forme nuove di autorappresentazione attraverso il cinema e il documentario e di stimolare lo sviluppo di politiche culturali più inclusive.

Il Premio Mutti è promosso da Fondazione Cineteca di Bologna insieme ad Associazione Amici di GianaArchivio delle memorie migranti (AMM) e Fondazione Pianoterra ONLUS.

 

Scarica il bando Premio Gianandrea Mutti

Il bando resterà aperto fino al 10 luglio 2024.

 

 

 

I film premiati nelle edizioni precedenti

  • 2023 – 15ª edizione: CHILDREN UNDER THE SUN di Jalal AlBess (Italia, documentario) e MANIFESTA INFONDATEZZA di Mario Estrada (Italia, fiction)
  • 2022 – 14ª edizione: XING LONG di Xin Alessandro Zheng (Italia, fiction)
  • 2021 – 13ª edizione: QUERCIA, BANIANO E IO di Valeria Weerasinghe (Italia, animazione) e NOSTOI: DIARIO DI UN RITORNO di Carole Oulato e Anne-Marie Ange Sibi (Italia, fiction) (premio alla creatività)
  • 2020 – 12ª edizione: NEL BLU di Mounir Derbal (Italia, 2021, fiction) e THROUGH MY LENS di Ariam Tekle (Italia – Eritrea, 2021, documentario) (premio alla creatività)
  • 2019 – 11ª edizione: SONO A CASA di Maaria Sayed (Italia, 2020, fiction) e I FIGLI DI CAINO di Keti Stamo (Italia – Albania, 2021, docu-fiction) (premio alla creatività)
  • 2018 – 10ª edizione: LA VOLIERA di Bagya D. Lankapura (Italia – Sri Lanka, 2018, fiction)
  • 2017 – 9ª edizione: L’INTERPRETE di Hleb Papou (Italia, 2017, fiction)
  • 2016 – 8ª edizione: CASA SULLA NUVOLA di Soheila Javaheri(Italia, 2017, docu-fiction)
  • 2015 – 7ª edizione: ex-aequo PER UN FIGLIO di Suranga Deshapriya Katugampala(Italia, 2016, fiction) e LE ALI VELATE di Nadia Kibout (Italia, 2016, fiction)
  • 2014 – 6ª edizione: CITTADINI DEL NULLA di Razi Mohebi(Italia, 2015, fiction) e I SOLDI DI MIA MADRE (KATADA AYITI) di Suranga Deshapriya Katugampala (Italia-Sri Lanka, 2015, fiction) (premio alla creatività)
  • 2013 – 5ª edizione: DEVIL COMES TO KOKO diAlfie Nze (Italia-Nigeria, 2015, docu-fiction) e ARCIPELAGHI di Martin Errichiello (Italia, 2012, documentario) (premio alla creatività)
  • 2011-2012 – 4ª edizione: VA’ PENSIERO di Dagmawi Yimer(Italia, 2013, documentario)
  • 2010 – 3ª edizione: IL DEBITO DEL MARE di Adil Tanani(Italia, 2012, fiction)
  • 2009 – 2ª edizione: 18 JUS SOLIS di Fred Kudjo Kuwornu(Italia, 2011, documentario)
  • 2008 – 1ª edizione: ex-aequo TI RICORDI DI ADIL? di Mohamed Zineddaine(Marocco-Italia, 2008, fiction) e LIFE IN THE CITY di Abdoulaye Gaye (Italia, 2009, docu-fiction)

 

Per info

Cineteca di Bologna: laura.berrini@cineteca.bologna.it
Associazione Amici di Giana: info@amicidigiana.org
Fondazione Pianoterra Onlus: amedeosiragusa@pianoterra.net
Facebook Premio Mutti
Archivio delle Memorie Migranti: segreteria@archiviomemoriemigranti.net

Premio Cesare Zavattini

 

Al Premio possono concorrere giovani film-maker professionisti e non, di qualsiasi nazionalità, di età compresa tra i 18 e i 35 anni: basta presentare il progetto di un cortometraggio, della durata massima di 15 minuti, che preveda l’utilizzazione anche parziale del materiale filmico della Fondazione Aamod, degli archivi partner o di altri archivi. Tra i progetti pervenuti, una Giuria composta da cinque importanti personalità del cinema italiano sceglie nove finalisti, i cui autori hanno la possibilità di partecipare a un percorso formativo e di sviluppo condotto da affermati professionisti. Tale percorso prevede 48 ore formazione e, per ogni progetto, 12 ore di tutoring individuale in presenza e 12 ore di tutoring individuale a distanza. Al termine, è previsto un pitch con la Giuria, in cui gli autori finalisti presentano il dossier di sviluppo e il teaser del loro progetto. La Giuria quindi seleziona tra i finalisti tre progetti vincitori che, oltre a utilizzare liberamente il materiale filmico dell’Aamod e degli archivi partner, ricevono servizi gratuiti di supporto per la realizzazione dei cortometraggi e la somma di 2.000 euro per ciascun progetto realizzato.

 

Per i progetti di cortometraggi documentari non sono previsti vincoli tematici, di genere, di formato o di fruizione: anzi, l’iniziativa intende stimolare e premiare l’originalità, la sperimentazione, anche il “tradimento” o il rimescolamento dei generi, in particolare nel riuso del cinema d’archivio. Non a caso è intitolata a Cesare Zavattini (scrittore, sceneggiatore, regista, giornalista, pittore, animatore culturale), uno dei padri del neorealismo italiano, ma anche sostenitore instancabile del cinema come libero, multiforme, creativo, irriverente strumento di conoscenza del reale in tutti i suoi aspetti.
Il Premio si avvale di un Comitato di Garanti, presieduto da Arturo Zavattini e composto dai rappresentanti di tutte le istituzioni che contribuiscono a realizzarlo. È promosso dalla Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico(Aamod) nell’ambito del progetto UnArchive (“comando” informatico, traducibile con “estrai da un archivio”), con cui essa intende sperimentare percorsi di massima apertura alla conoscenza, alla diffusione e alla riutilizzazione del proprio patrimonio filmico, attraverso l’adozione di licenze aperte e la valorizzazione delle opportunità offerte dal Web.

 

Il Premio Cesare Zavattini è una iniziativa promossa dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, sostenuta dal Ministero della Cultura – Direzione Cinema, dalla Regione Lazio, dall’ Istituto Luce Cinecittà e dal Nuovo Imaie, con la partnership di Home Movies e la collaborazione della Cineteca Sarda, dell’Archivio delle Memorie Migranti, del Premio Bookciak Azione!, di Deriva Film e Officina Visioni, di UCCA e FICC. Media partner: Radio Radicale e Diari di Cineclub.

Bando 2020

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Premio Mutti

Il Premio Mutti è rivolto ad autori italiani e stranieri originari dell’Asia, Africa, Europa orientale, Balcani, Medio Oriente, Centro e Sud America, e residenti nel territorio italiano da almeno 12 mesi. Il Premio è l’unica iniziativa italiana rivolta a registi migranti e/o di origine straniera residenti in Italia nata per sostenere l’arte e l’inclusione nell’ambito cinematografico.

Il concorso seleziona annualmente un progetto filmico presentato da un/a autore/trice migrante e/o di origine straniera a cui verrà attribuito un premio di 18.000 (diciottomila) euro destinato alla sua effettiva realizzazione entro e non oltre il 31.12.2024.

Il Premio Mutti oltre che dall’ Archivio memorie migranti è promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Associazione Amici di Giana e Fondazione Pianoterra ONLUS.

Leggi la storia del Premio Mutti e i vincitori delle precedenti edizioni.

Scarica i documenti per partecipare al bando 2020:

 

 

Per informazioni:

Cineteca di Bologna: enrica.serrani@cineteca.bologna.it

Associazione Amici di Giana: info@amicidigiana.org

Archivio delle Memorie Migranti: amm.segreteria@gmail.com

Fondazione Pianoterra: comunicazione@pianoterra.net

Fondo Rete Memorie Migranti

Il Fondo Rete Memorie Migranti (FRMM) depositato presso l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi deriva da una Convenzione promossa inizialmente da Archivio delle memorie migranti; Circolo Gianni Bosio; Università degli studi di Napoli “L’Orientale”; Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi per la raccolta di materiali audiovisivi sulla memoria dell’immigrazione in Italia. La Convenzione, firmata il 27 gennaio 2012 e rinnovata il 17 marzo 2015, è stata riattivata il 9 febbraio 2021 includendo il corso di laurea in “Global Humanities” dell’Università di Roma La Sapienza e l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve S. Stefano per il progetto DIMMI di storie migranti.

Il FRMM ha come obiettivo principale la conservazione del patrimonio documentario realizzato da persone che abitano e attraversano contesti interculturali e la formazione di una rete di soggetti che documentano le migrazioni transnazionali e testimoniano i processi di interazione culturale e sociale dell’Italia contemporanea. L’idea nasce dalla convinzione che il Paese debba accogliere e conservare nella propria memoria collettiva le tracce dei percorsi e dei contatti tra persone con storie, lingue e culture diverse, costruiti nel passato e ora accresciuti a seguito delle significative migrazioni recenti, e che occorra farlo privilegiando modalità di ascolto, di ricerca e di documentazione centrate su modalità interattive e partecipative di archiviazione e diffusione dei risultati.

Si tratta di memorie, narrazioni, musiche, scritti e testimonianze audio e video – provenienti da comunità straniere in Italia, in particolare di migranti, rifugiati e richiedenti asilo – che, una volta immessi nel Fondo, diventano patrimonio pubblico e vengono accolti nel sistema di conservazione e valorizzazione dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi del Ministero per i Beni Culturali.

 

Obiettivi

raccogliere memorie, musiche, testimonianze, narrazioni orali e audio-visive per ricostruire percorsi di mobilità transnazionale e di inserimento delle persone straniere di origine migrante in Italia e diffondere maggiore informazione e consapevolezza sui processi di convivenza e interazione interculturale nel paese;

produrre documenti audio e video didattici da diffondere nelle scuole, nei luoghi di aggregazione sociale, nelle comunità diasporiche e nei punti di incontro della società civile sulle pratiche di accoglienza relative all’inserimento di persone straniere, migranti, rifugiati e richiedenti asilo in Italia;

collegare l’esperienza migratoria di oggi a quella emigratoria europea e italiana del passato, sottolineandone difficoltà e sofferenze ma anche gli esiti e le ramificazioni positive nella crescita più articolata della condizione umana;

restituire dignità di fonte alle memorie dell’alterità in Italia, registrando e professionalizzando processi e pratiche di auto-narrazione. Il supporto di istituzioni universitarie e archivistiche nazionali permetterà il raggiungimento dei necessari standard per la conservazione, archiviazione e fruizione dei materiali raccolti dai vari partner.

 

Modalità operative

1) I soggetti della Rete possono decidere, in piena autonomia, il deposito presso il Fondo di copie dei materiali o i supporti originali per garantire la migliore modalità di conservazione disponibile. La proprietà dei materiali rimane dell’Ente originario di conservazione.

2) I materiali diventano patrimonio pubblico una volta entrati nella Rete e accolti presso il Fondo FRMM dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori Audiovisivi. Le modalità di trattamento e incorporazione dei singoli materiali sono definite di volta in volta.

3) La catalogazione dei materiali depositati seguirà il sistema adottato dall’ICBSA nel rispetto dei supporti praticati nella conservazione originaria. L’ICBSA fornirà una scheda base di catalogazione da compilare al momento della creazione della fonte; saranno individuate modalità operative per rendere “comunicanti” i database singoli con quello dell’ICBSA.

4) La digitalizzazione dei materiali da depositare, laddove non effettuata direttamente dall’ICBSA, sarà effettuata dai singoli partner della Rete con il supporto specialistico dell’Istituto Centrale.

5) L’ICBSA, in accordo con i partner della Rete, metterà a disposizione la propria struttura centralizzata e i servizi di accesso e consultazione anche periferici per garantire la piena visibilità ai materiali della Rete in parallelo a quella offerta autonomamente dai partner, in modo da rendere accessibili tali materiali in più modi e da più direzioni.

Scarica il testo della Convenzione (2021)

Il Fondo Rete Memorie Migranti è consultabile sul Catalogo del Polo SBN dell’ICBSA.

DIMMI

“Diari Multimediali Migranti” è il concorso nazionale che raccoglie e fa conoscere le storie di persone di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia e nella Repubblica di San Marino. Il concorso ha due obiettivi: riunire e custodire un patrimonio culturale che rischia di essere perduto; contrastare gli stereotipi sulla migrazione, attraverso la testimonianza di chi l’ha vissuta in prima persona.
 
 
I vincitori del concorso saranno annunciati in occasione del Premio Pieve Saverio Tutino e le storie vincitrici saranno pubblicate da un editore nazionale. Tutte le storie che saranno inviate, quelle vincitrici e non – verranno depositate presso l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano (in provincia di Arezzo).
 
Cosa puoi inviare?
 
  • un racconto scritto
  • un video
  • un file audio
  • fotografie
  • disegni
  • e-mail e cartoline
Oppure una narrazione composta anche da più materiali tra quelli elencati. Ad esempio, puoi scrivere un racconto e arricchirlo con dei disegni, oppure raccontarci la tua esperienza a voce in un file audio, assieme a delle fotografie. Scegli come utilizzare gli strumenti a disposizione, l’importante è che sia la tua storia, raccontata in prima persona, senza modifiche o correzioni: vogliamo ascoltare la tua voce!  Se preferisci raccontare la tua storia in una lingua straniera, ricorda di allegare una traduzione in italiano al momento dell’invio.
 
 
Come si partecipa?
 
Scarica il modulo di partecipazione, compilalo con i tuoi dati e la tua firma. Invialo insieme alla tua storia all’indirizzo info@dimmidistoriemigranti.it
 
Per tutti i dettagli sulle modalità di partecipazione ti invitiamo a scaricare e leggere il regolamento del concorso.
 

Scadenza

Il termine per l’invio delle storie è il 31 marzo 2025.
 
 

Il progetto DIMMI di storie migranti

 
L’esperienza, nata nel 2012, ha dato vita a cinque edizioni dell’omonimo concorso riservato alle storie di cittadini di origine o provenienza straniera che vivono in Italia e nella Repubblica di San Marino. Fin dagli inizi il progetto è stato sostenuto dalla Regione Toscana con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sui temi della pace, della memoria e del dialogo interculturale. Il progetto ha portato alla creazione di un fondo speciale dei diari migranti istituito presso l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano.
Nel 2018-2019, su proposta di Un Ponte Per… e il sostegno di 47 associazioni, centri di accoglienza e autorità locali,  Diari Multimediali Migranti si è trasformato nel progetto nazionale DIMMI di Storie Migranti finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Il suo obiettivo principale è stato costruire una nuova narrazione sui temi della migrazione basata sul punto di vista dei migranti. Il progetto si è articolato su tre livelli: la formazione e il coinvolgimento di un’ampia platea di beneficiari, la raccolta e la conservazione delle storie dei migranti, e una campagna di comunicazione per la valorizzazione e la diffusione di queste storie verso un pubblico più ampio.  
 
Il Comitato Scientifico è completato da due rappresentanti individuati dagli autori e dalle autrici che hanno partecipato alle edizioni precedenti del Concorso DiMMi.
 
A partire dal 2019 il Concorso Di.M.Mi. si svolge nell’ambito del progetto “DIMMI di storie migranti”. Dall’edizione 2022 DIMMI opera in stretta connessione con il progetto Horizon2020 “ITHACA – Interconnecting Histories and Archives for Migrant Agency” portato avanti da una rete di università e organizzazioni di diversi paesi mediterranei guidata dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Dal 2023, al fine di aprirsi a nuove lingue e paesi, l’iniziativa si allarga anche ad altri contesti mediterranei con un secondo concorso, DiMMi International – ITHACA Diary Contest, prima edizione, sviluppato con il progetto europeo di ricerca ITHACA – Interconnecting Histories and Archives for Migrant Agency: Entangled Narratives Across Europe and the Mediterranean Region (www.ithacahorizon.eu), finanziato dalla Commissione europea all’interno del programma Horizon 2020.
 

AMM e il progetto DiMMi

 
AMM ha partecipato al progetto DiMMi fin dagli inizi, contribuendo alla raccolta di testimonianze e racconti di sé e mettendo a disposizione del progetto la propria esperienza di raccolta, produzione e conservazione di autonarrazioni audio e video. All’interno del progetto DiMMi di storie migranti l’Archivio delle memorie migranti ha:
 
– attivato una serie di laboratori didattici dal titolo “Oltre i muri: autonarrazioni da dentro e da fuori” presso scuole e centri a Roma (Liceo Ripetta/Pinturicchio; Scuola d’italiano Asinitas; Centro MSNA CivicoZero), Ariccia (Liceo Joyce) e Napoli (Maestri di Strada; Centro di accoglienza LESS a S. Maria Vertecoeli);
 
– svolto incontri di formazione universitaria presso l’Università di Roma “La Sapienza” e l’Università di Napoli “L’Orientale”;
 
– elaborato un documento di analisi dei materiali raccolti (DiMMi di storie migranti. Materiali e spunti didattici) per un possibile utilizzo nelle scuole e nelle università;
 
– prodotto il video di animazione liberamente ispirato ai laboratori di autonarrazione “Oltre i muri” (AMM, 2019) commissionato all’artista uruguaiano Juan Pablo Etcheverry;
 
– coordinato, di concerto con l’Archivio Diaristico Nazionale, la pubblicazione a stampa delle Storie DiMMi presso l’Editore Terre di Mezzo (Parole oltre le frontiere, 2018; Se il mare finisce, 2019, Il confine tra noi, 2020; Basta un vento lieve, 2021);
 
 
– pubblicato, in collaborazione con il progetto PartecipAzione (Intersos/Unhcr), le storie in lingua originale e in lingua italiana di Joy Ehikihoya (Certi sogni possono non avverarsi mai, Terre di Mezzo 2019), Dominique Boa (Sogni spezzati, Terre di Mezzo 2019), Mohamed Reza Hosseini (La vita mi ha insegnato a versare lacrime, Terre di Mezzo, 2020), Lilith (Le femmine e i cani non possono entrare, Terre di Mezzo 2023) e le antologie di autori vari Come Alberi in cammino (2022), Il diritto di salvarsi (2023) e Nella stessa acqua (2024).
 
 
 

Il Fondo DIMMI – Diari Multimediali Migranti

 
Costituito presso l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, il fondo DiMMi-Diari Multimediali Migranti, dedicato alla conservazione di un patrimonio culturale che altrimenti andrebbe perso, ha raccolto fino a oggi circa 630 testimonianze su scala nazionale. Il Fondo permetterà agli storici di ricostruire la crescita dell’Italia multiculturale e alla società civile di avvalersi di queste testimonianze per l’attivazione di un dialogo interculturale più che mai necessario.  
 

Il rovescio della migrazione

L’intuizione teorica che ha dato il titolo alla ricerca è che la condizione degli immigrati sia attraversata da una serie di rovesciamenti (lessicali, semantici e sociali) che è necessario poter pensare insieme per rendere conto della complessità dell’esperienza migratoria. Gli spazi dove questi rovesciamenti sono stati indagati sono i luoghi di vita, di lavoro e di cura: in una parola del benessere inteso nel più ampio senso del termine, e di quel desiderio di “normalità” che investe numerose famiglie immigrate, alle prese con incessanti trasformazioni e, talvolta, veri e propri capovolgimenti.

 

Il progetto
Il progetto “Il rovescio della migrazione. Un’analisi comparativa su tutela e diritto alla salute” è nato con l’obiettivo di analizzare la stabilità del fenomeno migratorio come processo strutturale all’interno della società italiana. L’immigrazione di cittadini provenienti da Paesi Terzi è ormai anche nel nostro paese una “migrazione di popolamento”, che acquisisce anno dopo anno una crescente visibilità sociale ed innesca, inevitabilmente, nuove modalità di relazione tra l’immigrato e le Istituzioni deputate all’accoglienza, alla cura e all’integrazione nel tessuto socio-culturale locale.

Approfondisci e scarica la scheda del progetto

 

DiMMi-Diari Multimediali Migranti

“Diari Multimediali Migranti” è il concorso nazionale che raccoglie e fa conoscere le storie di persone di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia e nella Repubblica di San Marino. Il concorso ha due obiettivi: riunire e custodire un patrimonio culturale che rischia di essere perduto; contrastare gli stereotipi sulla migrazione, attraverso la testimonianza di chi l’ha vissuta in prima persona.
 
 
I vincitori del concorso saranno annunciati in occasione del Premio Pieve Saverio Tutino e le storie vincitrici saranno pubblicate da un editore nazionale. Tutte le storie che saranno inviate, quelle vincitrici e non – verranno depositate presso l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano (in provincia di Arezzo).
 
Cosa puoi inviare?
 
  • un racconto scritto
  • un video
  • un file audio
  • fotografie
  • disegni
  • e-mail e cartoline
Oppure una narrazione composta anche da più materiali tra quelli elencati. Ad esempio, puoi scrivere un racconto e arricchirlo con dei disegni, oppure raccontarci la tua esperienza a voce in un file audio, assieme a delle fotografie. Scegli come utilizzare gli strumenti a disposizione, l’importante è che sia la tua storia, raccontata in prima persona, senza modifiche o correzioni: vogliamo ascoltare la tua voce!  Se preferisci raccontare la tua storia in una lingua straniera, ricorda di allegare una traduzione in italiano al momento dell’invio.
 
 
Come si partecipa?
 
Scarica il modulo di partecipazione, compilalo con i tuoi dati e la tua firma. Invialo insieme alla tua storia all’indirizzo info@dimmidistoriemigranti.it
 
Per tutti i dettagli sulle modalità di partecipazione ti invitiamo a scaricare e leggere il regolamento del concorso.
 

Scadenza

Il termine per l’invio delle storie è il 31 marzo 2024.
 
 

Il progetto DIMMI di storie migranti

 
L’esperienza, nata nel 2014, ha dato vita a cinque edizioni dell’omonimo concorso riservato alle storie di cittadini di origine o provenienza straniera che vivono in Italia e nella Repubblica di San Marino. Fin dagli inizi il progetto è stato sostenuto dalla Regione Toscana con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sui temi della pace, della memoria e del dialogo interculturale. Il progetto ha portato alla creazione di un fondo speciale dei diari migranti istituito presso l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano.
Nel 2018-2019, su proposta di Un Ponte Per… e il sostegno di 47 associazioni, centri di accoglienza e autorità locali,  Diari Multimediali Migranti si è trasformato nel progetto nazionale DIMMI di Storie Migranti finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Il suo obiettivo principale è stato costruire una nuova narrazione sui temi della migrazione basata sul punto di vista dei migranti. Il progetto si è articolato su tre livelli: la formazione e il coinvolgimento di un’ampia platea di beneficiari, la raccolta e la conservazione delle storie dei migranti, e una campagna di comunicazione per la valorizzazione e la diffusione di queste storie verso un pubblico più ampio.  
 
Il Comitato Scientifico è completato da due rappresentanti individuati dagli autori e dalle autrici che hanno partecipato alle edizioni precedenti del Concorso DiMMi.
 
A partire dal 2019 il Concorso Di.M.Mi. si svolge nell’ambito del progetto “DIMMI di storie migranti”. Dall’edizione 2022 DIMMI opera in stretta connessione con il progetto Horizon2020 “ITHACA – Interconnecting Histories and Archives for Migrant Agency” portato avanti da una rete di università e organizzazioni di diversi paesi mediterranei guidata dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
 

AMM e il progetto DiMMi

 
AMM ha partecipato al progetto DiMMi fin dagli inizi, contribuendo alla raccolta di testimonianze e racconti di sé e mettendo a disposizione del progetto la propria esperienza di raccolta, produzione e conservazione di autonarrazioni audio e video. All’interno del progetto DiMMi di storie migranti l’Archivio delle memorie migranti ha:
 
– attivato una serie di laboratori didattici dal titolo “Oltre i muri: autonarrazioni da dentro e da fuori” presso scuole e centri a Roma (Liceo Ripetta/Pinturicchio; Scuola d’italiano Asinitas; Centro MSNA CivicoZero), Ariccia (Liceo Joyce) e Napoli (Maestri di Strada; Centro di accoglienza LESS a S. Maria Vertecoeli);
 
– svolto incontri di formazione universitaria presso l’Università di Roma “La Sapienza” e l’Università di Napoli “L’Orientale”;
 
– elaborato un documento di analisi dei materiali raccolti (DiMMi di storie migranti. Materiali e spunti didattici) per un possibile utilizzo nelle scuole e nelle università;
 
– prodotto il video di animazione liberamente ispirato ai laboratori di autonarrazione “Oltre i muri” (AMM, 2019) commissionato all’artista uruguaiano Juan Pablo Etcheverry;
 
– coordinato, di concerto con l’Archivio Diaristico Nazionale, la pubblicazione a stampa delle Storie DiMMi presso l’Editore Terre di Mezzo (Parole oltre le frontiere, 2018; Se il mare finisce, 2019, Il confine tra noi, 2020; Basta un vento lieve, 2021);
 
 
– pubblicato, in collaborazione con il progetto PartecipAzione (Intersos/Unhcr), le storie in lingua originale e in lingua italiana di Joy Ehikihoya (Certi sogni possono non avverarsi mai, Terre di Mezzo 2019), Dominique Boa (Sogni spezzati, Terre di Mezzo 2019), Mohamed Reza Hosseini (La vita mi ha insegnato a versare lacrime, Terre di Mezzo, 2020), Lilith (Le femmine e i cani non possono entrare, Terre di Mezzo 2023) e le antologie di autori vari Come Alberi in cammino (2022) e Il diritto di salvarsi (2023).
 
 
 

Il Fondo DIMMI – Diari Multimediali Migranti

 
Costituito presso l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, il fondo DiMMi-Diari Multimediali Migranti, dedicato alla conservazione di un patrimonio culturale che altrimenti andrebbe perso, ha raccolto fino a oggi circa 450 testimonianze su scala nazionale. Il Fondo permetterà agli storici di ricostruire la crescita dell’Italia multiculturale e alla società civile di avvalersi di queste testimonianze per l’attivazione di un dialogo interculturale più che mai necessario.  
 
 

Presentazioni volumi DIMMI

 
  Biblioteche di Roma e CNR Ismed in collaborazione con l’Archivio Diaristico Nazionale, l’Archivio Memorie Migranti e Amref presentano in diretta Facebook i libri nati dal concorso del Progetto Dimmi, Diari Multimediali Migranti, concorso nazionale per la raccolta e la diffusione di testimonianze autobiografiche di persone di origine o provenienza straniera.
 
 
– venerdì 17 settembre 2021 presentazione del libro “Basta un vento lieve, storie migranti”, quarto volume della serie DiMMi Diari Multimediali Migranti, contiene le quattordici storie premiate e selezionate dalle commissioni di lettura tra le oltre sessanta spedite per il concorso DiMMi 2020. Incontro con Antonio Damasco, Paule Roberta Yao e Alessandro Triulzi, interviene Michele Colucci, coordina Gaia Colombo.
 

 
 
– venerdì 5 febraio 2021 ore 16.30 sulle pagine Facebook di Roma Multietnica e Biblioteche di Roma, presentazione del libro “Il confine tra noi“, 2020. Storie migranti del concorso Dimmi, Diari Multimediali Migranti, Concorso nazionale per la raccolta e la diffusione di testimonianze autobiografiche di persone di origine o provenienza straniera.
 
 
– Martedì 28 aprile ore 16: presentazione del libro “Parole oltre le frontiere – Dieci storie migranti” (Terre di Mezzo, 2018), antologia dei dieci racconti finalisti del concorso DiMMi, Diari Multimediali Migranti 2017. Intervengono: Alessandro Triulzi (Archivio Memorie Migranti), Gaia Colombo (Amref) e, tra gli autori del volume, Dominique Boa, Elona Aliko, Hassan Osman Ahmed. Modera Michele Colucci (Istituto di Studi sul Mediterraneo).
 
 
 
– Martedì 5 maggio ore 16: secondo appuntamento con le presentazioni dei libri di Dimmi, Diari Multimediali Migranti. Presentazione del libro “Se il mare finisce. Racconti multimediali migranti” (Terre di Mezzo, 2019), antologia dei racconti finalisti del concorso DiMMi, Diari Multimediali Migranti 2018. Intervengono: Massimiliano Bruni (Archivio dei diari), Alessandro Triulzi (AMM – Archivio delle memorie migranti), Gaia Colombo (Amref), e gli autori finalisti del Concorso 2018: Clementine Pacmogda, Bakary Jobe, Fernanda Gonzalez, modera Stefano Gallo (Istituto di Studi sul Mediterraneo – CNR).