IL PREMIO GIANANDREA MUTTI: il cinema migrante
Perché un premio rivolto a registi stranieri in Italia?
Per un film maker italiano o straniero di origine migrante residente in Italia trovare dei fondi per finanziare le proprie opere è un’impresa quasi impossibile. Mancano politiche culturali volte a incoraggiarne le produzioni (come accade per esempio nel Regno Unito con l’ArtsCouncil), investimenti diretti dei canali televisivi (come quelli di Channel 4, Arte e ZDF), e con qualche eccezione è quasi inesistente il sostegno delle Fondazioni al cinema del Sud del mondo.
Il Premio, rivolto a registi migranti e/o di origine straniera, è stato creato nel 2008 da Officina Cinema Sud-Est in collaborazione con la Cineteca di Bologna per iniziare a colmare questo vuoto, con il duplice obiettivo di promuovere linguaggi e forme nuove di autorappresentazione attraverso il cinema e il documentario, e di stimolare lo sviluppo di politiche culturali più inclusive. Nel 2009 il Premio si arricchisce del sostegno dell’Associazione Amici di Giana, in ricordo del cineasta bolognese Gianandrea Mutti prematuramente scomparso, e ne assume il nome. Dal 2012 il Premio (denominato Mutti-Amm) si avvale della collaborazione dell’Archivio delle memorie migranti. La Fondazione Pianoterra si aggiunge agli altri partner nel 2017. A partire dalla 12° edizione (2020) il Premio ha ripreso il suo nome originale in onore di Gianandrea Mutti.
“Perché sostenere il cinema di registi migranti? Dobbiamo pensare alla capacità di lettura “stereofonica” del cinema di questi autori, che con i loro occhi doppi (provengono da una cultura e muovono verso un’altra) sanno vedere e filtrare la realtà in modo del tutto nuovo: pensiamo a quale aiuto potranno dare a un cinema italiano oggi in crisi. Gian Luca Farinelli, Direttore della Cineteca di Bologna
I film premiati nelle edizioni precedenti:
2022 – 14ª edizione: XING LONG di Xin Alessandro Zheng (Italia, fiction)
2021 – 13ª edizione: QUERCIA, BANIANO E IO di Valeria Weerasinghe (Italia, animazione) e NOSTOI: DIARIO DI UN RITORNO di Carole Oulato e Anne-Marie Ange Sibi (Italia, fiction) (premio alla creatività)
2020 – 12ª edizione: NEL BLU di Mounir Derbal (Italia, 2021, fiction) e THROUGH MY LENS di Ariam Tekle (Italia – Eritrea, 2021, documentario) (premio alla creatività)
2019 (11a ed.): Sono a casa di Maaria Sayed e I figli di Caino di Keti Stamo.
2018 (10ª ed.): La voliera di Bagya D. Lankapura (Italia, 2019, fiction).
2017 (9ª ed.): L’interprete di Hleb Papou (Italia, 2017, fiction).
2016 (8ª ed.): Casa sulla nuvola di Soheila Javaheri (Italia, 2017, docu-fiction).
2015 (7ª ed.): ex-aequo Per un figlio di Suranga Deshapriya Katugampala (Italia, 2016, fiction) e Le ali velate di Nadia Kibout (Italia, 2016, fiction).
2014 (6ª ed.): Cittadini del nulla di Razi Mohebi (Italia, 2015, fiction) e I soldi di mia madre (Katada Ayiti) di Suranga Deshapriya Katugampala (Italia-Sri Lanka, 2015, fiction) (premio alla creatività).
2013 (5ª ed.): Devil comes to Koko di Alfie Nze (Italia-Nigeria, 2015, docu-fiction) e Arcipelaghi di Martin Errichiello (Italia, 2012, documentario) (premio alla creatività).
2011-2012 (4ª ed.): Va’ pensiero di Dagmawi Yimer (Italia, 2013, documentario).
2010 (3ª ed.): Il debito del mare di Adil Tanani (Italia, 2012, fiction).
2009 (2ª ed.): 18 jus solis di Fred Kudjo Kuwornu (Italia, 2011, documentario).
2008 (1ª ed.): ex-aequo Ti ricordi di Adil? Di Mohamed Zineddaine (Marocco-Italia, 2008, fiction) e Life in the city di Abdoulaye Gaye (Italia, 2009, docu-fiction).
Per informazioni:
Cineteca di Bologna: enrica.serrani@cineteca.bologna.it
Associazione Amici di Giana: info@amicidigiana.org
Archivio delle Memorie Migranti: amm.segreteria@gmail.com
Fondazione Pianoterra: comunicazione@pianoterra.net