Suranga Deshapriya Katugampala
Nord Italia – 2016 – 74′
Scheda film
Regia, soggetto: Suranga Deshapriya Katugampala
Con: Kaushalya Fernando, Julian Wejesekara, Nella Pozzerle
Sceneggiatura: Suranga Deshapriya Katugampala, Aravinda Wanninayake
Musiche: Federico Imperiale, Luke Mendis
Montaggio: Lizabeth Gelber, Silvia Pellizzari
Fotografia: Channa Deshapriya
Produttore: Gianluca Arcopinto, Antonio Augugliaro
Produzione: Palabras, Gina Films; in collaborazione con Kala Studio
Con il sostegno di: Cineteca Comunale di Bologna, Archivio delle Memorie Migranti, Associazione Amici di Giana
Sinossi
Sunita, una donna srilankese di mezz’età, divide le sue giornate tra il lavoro di badante e un figlio adolescente. Fra loro regna un silenzio pieno di tensioni. È una relazione segnata da molti conflitti.
Essendo cresciuto in Italia, il figlio fa esperienza di un’ibridazione culturale difficile da capire per la madre, impegnata a lottare per vivere in un paese al quale non vuole appartenere.
Progetto vincitore del Premio Mutti-AMM 2015.
Note di regia
Era dicembre 2014 quando a Negombo, in Sri Lanka, Aravinda ed io abbiamo discusso giorno e notte di questo film. Come farlo, con chi e con quali soldi. L’ unica cosa certa era l’urgenza di raccontare, di dire “noi ci siamo”, “le nostre storie sono anche le vostre storie, le storie di un mondo comune”.
E’ nato un film minimalista, fatto di momenti quotidiani, domestici, a volte ripetitivi. Un film volutamente semplice. Una storia di una provincia qualsiasi del Nord Italia.
Non ho voluto scrivere dialoghi precisi. Tutto è stato improvvisato durante le riprese, adattato a quello che gli interpreti dei personaggi sentivano. Le parole, alla fine, le hanno scelte loro.
Agivamo con un buon grado di anarchia. Eravamo costretti a farlo. Kirthi, l’elettricista, posizionava le luci sugli alberi arrampicandosi. Shirantha, un attore, guidava il camion anche con un gesso alla gamba. E’ stato necessario, perché avevamo i mezzi che avevamo. Ce li siamo fatti bastare.
Il sogno di un cinema semplice si stava realizzando mentre noi cavalcavamo l’ onda felice di raccontare la nostra storia.
Sin dalla sua stesura il progetto ha coinvolto molte persone disposte ad offrire un passaggio in macchina, un piatto di riso, uno spazio. Abbiamo unito le forze, affrontato mille problemi, srilankesi ed italiani, perché era la storia di ognuno di noi.
Suranga D.K.