Stop Slavery in Eritrea

I due testi che seguono sono stati tradotti dal sito http://stopslaveryineritrea.com

 

 

Obiettivi della campagna “Stop Slavery in Eritrea”

• Evidenziare la natura oppressiva del Servizio Nazionale in Eritrea, che non ha più limiti di tempo contrariamente ai 18 mesi previsti dalla legge, evidenziare il carattere persecutorio nel processo di coscrizione, che viola i diritti fondamentali delle reclute previste dalle convenzioni internazionali delle quali l’Eritrea è firmataria.

• Evidenziare il fatto che attualmente la coscrizione forzata al servizio nazionale e la paura della coscrizione sono i principali fattori di spinta della crisi migratoria che hanno fatto dell’Eritrea uno dei  principali paesi produttori di rifugiati nel mondo (con fuga di bambini e giovani che prendono rischi inimmaginabili, spesso mettendo in pericolo le loro vite e cadendo nelle mani di trafficanti di esseri umani senza scrupoli).

• Evidenziare come il Servizio Nazionale si è trasformato in un sistema di schiavitù a cui l’intera nazione è sottoposta, con effetti devastanti per il tessuto sociale, morale ed economico della nazione.

• Invitare la comunità internazionale a riconoscere questa schiavitù come una abietta violazione dei diritti umani di eritrei e un affronto all’umanità in generale.

 

Comunicato stampa: Una campagna per porre termine al “Servizio Schiavitù Nazionale in Eritrea”

Ogni anno circa 20.000 eritrei di età compresa tra i 17 e i 50 anni sono costretti a iscriversi al servizio nazionale per servire il regime al potere. I cittadini sono tenuti a lavorare per un periodo non specificato in condizioni di schiavitù. Il rifiuto comporta essere imprigionati nelle famigerate prigioni eritree, dalle quali i detenuti vengono raramente rilasciati.
La campagna “Stop Servizio Schiavitù Nazionale in Eritrea” è iniziata il 1mo gennaio 2014 in Svezia, Norvegia, Paesi Bassi, Belgio, Svizzera, Germania, Gran Bretagna e Italia. La campagna unisce attivisti eritrei e farà azione di lobbying presso i governi locali affinché il regime oppressivo in Eritrea venga riconosciuto come responsabile per l’esodo annuale in massa di 18.000 cittadini, i quali rischiano la vita cercando di fuggire.
La campagna cominciata a gennaio culminerà a Ginevra nel mese di giugno,dove il gruppo farà appello al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite affinché intervenga in Eritrea.
Gli organizzatori della campagna dichiarano: “Abbiamo visto il disastro a Lampedusa lo scorso ottobre; continuiamo a soffrire vedendo gli atti efferati commessi contro i nostri fratelli e sorelle in Libia, nel deserto del Sinai, a Tel Aviv e nei campi profughi del Corno d’Africa. I giovani eritrei continuano a soffrire perché non possono vivere liberamente nelle proprie case. Vogliamo porre termine alla schiavitù a cui sono assoggettati i giovani eritrei e ci appelliamo al mondo affinché il Servizio Nazionale in Eritrea venga riconosciuto come un sistema di schiavitù.
La persone anziane o quelle in cattivo stato di salute e che non sono in grado di lasciare il paese hanno pochi mezzi di sostentamento. I familiari di coloro che fuggono dal paese vengono puniti e si trovano in una situazione di indigenza. Coloro che non sono in grado di pagare le multe esorbitantivengono imprigionati”.

Gli attivisti di questa campagna ritengono che comprendere alla radice la causa dell’esodo sia fondamentale per risolvere questa crisi, che ogni anno costa la vita a migliaia di eritrei.
Gli attivisti provengono da sei paesi europei e faranno attività di lobbying presso i rispettivi governi prima di recarsi a Ginevra a giugno. I coordinatori hanno dichiarato che: “…si useranno tecniche tradizionali di lobbying come inviare lettere, incontri con funzionari, ma che si useranno anche i media sociali e mezzi artistici per divulgare il messaggio”.

Finora hanno aderito alla campagna i gruppi elencati qui sotto, ma l’appello è aperto a tutte le associazioni giovanili eritree.

Eritrean Youth Group in Swiss
United for Eritrea
Eritrean Youth Solidarity for Change EYSC
Eritrean Youth for National Salvation EYSNS
Young Wave Eritrea
Eritrean Youth Group in West London
SOS Shegareb